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Il suo nome evoca luoghi fiabeschi: in volo sul canyon naturale a due passi da Palermo
Un canyon naturale a pochi passi da Palermo. Il videomaker Carmelo Di Salvo con il suo drone ci porta in un luogo ideale per una gita fuori porta. Siamo infatti a pochi chilometri dal capoluogo siciliano e precisamente, tra Corleone e Ficuzza.
Qui si trovano le Gole del Drago, un vero e proprio canyon che si è formato nel corso degli anni dal torrente Frattina.
Dal punto più panoramico e dalla visuale del drone, è possibile ammirare tutto il canyon, i salti d’acqua e le piccole piscine formate dall’acqua.
Per arrivare in questo luogo basta seguire la vecchia linea ferroviaria che collegava Palermo a San Carlo, trasformata oggi in una panoramica pista ciclabile ed inserita all'interno della "Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago".
Lungo questa strada si arriva ad un punto dove il torrente Frattina si butta tra le rocce calcaree quasi ad esserne inghiottito. Avvicinandosi al letto del torrente si può notare come questo, attraverso l'azione erosiva dell'acqua e del carsismo, abbia solcato nel tempo la roccia formando voragini, mulinelli e piccole cascate nei quali l'acqua copiosa, prima scompare e poi riaffiora fra i massi e la lussureggiante vegetazione.
Di notevole interesse sono poi le marmitte dei Giganti, cioè grandi buche cilindriche e profonde dove l'acqua assume un andamento vorticoso. Si intravedono poi i resti di un muro di chiusa del torrente da dove l'acqua veniva convogliata per alimentare un mulino, di cui oggi si possono vedere solo alcune tracce.
In escursione si può arrivare fino alla vasca principale dove si può sostare all'ombra dei grandi salici e pioppi. Da qui il torrente Frattina scende verso il Belice assumendo un andamento più tranquillo.
Qui si trovano le Gole del Drago, un vero e proprio canyon che si è formato nel corso degli anni dal torrente Frattina.
Dal punto più panoramico e dalla visuale del drone, è possibile ammirare tutto il canyon, i salti d’acqua e le piccole piscine formate dall’acqua.
Per arrivare in questo luogo basta seguire la vecchia linea ferroviaria che collegava Palermo a San Carlo, trasformata oggi in una panoramica pista ciclabile ed inserita all'interno della "Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago".
Lungo questa strada si arriva ad un punto dove il torrente Frattina si butta tra le rocce calcaree quasi ad esserne inghiottito. Avvicinandosi al letto del torrente si può notare come questo, attraverso l'azione erosiva dell'acqua e del carsismo, abbia solcato nel tempo la roccia formando voragini, mulinelli e piccole cascate nei quali l'acqua copiosa, prima scompare e poi riaffiora fra i massi e la lussureggiante vegetazione.
Di notevole interesse sono poi le marmitte dei Giganti, cioè grandi buche cilindriche e profonde dove l'acqua assume un andamento vorticoso. Si intravedono poi i resti di un muro di chiusa del torrente da dove l'acqua veniva convogliata per alimentare un mulino, di cui oggi si possono vedere solo alcune tracce.
In escursione si può arrivare fino alla vasca principale dove si può sostare all'ombra dei grandi salici e pioppi. Da qui il torrente Frattina scende verso il Belice assumendo un andamento più tranquillo.